Marco Bono
tenore lirico di agilità, nipote del celebre compositore e direttore d'orchestra Francesco Mulè, nasce a Palermo ove giovanissimo si laurea in lettere con il massimo dei voti.
Nel 1992 inizia gli studi lirici con il M° Ballo, segue corsi tenuti da Renata Scotto, Lajos Kozma e Sergio Bertocchi, Elisabeth Smith e Romolo Gazzani. Già dal 1995 inizia una intensa attività concertistica. Nel 1997 viene scelto come Solista per l'esecuzione di concerti di musica da camera dedicati a Tosti e D'Annunzio, organizzati da Operalaboratorio - Teatro Massimo di Palermo. Il 1998 lo vede vincitore dell'Audizione come tenore primo del Teatro Massimo di Palermo, partecipando alla realizzazione dell'opera Aida con Josè Cura e Norma Fantini, che ufficialmente riapre il Teatro dopo ben 25 anni. Nello stesso periodo è presente nell'opera Tannhauser nel cartellone del medesimo ente. Sempre nel 1998 viene scelto dal M° Molino nell'opera "Morte dell'aria" di G.F. Malipiero sotto la sua direzione e la regia di Ugo Gregoretti. In Luglio viene scritturato dallo Staatstheater di Stoccarda per la realizzazione dell'opera "Katia Kabanova" di Janacek, ottenendo lusinghieri consensi da parte della Critica che gli assegna il premio "Artescenica". Nel 1999 è convocato dallo stesso ente per l'allestimento dell'opera "Don Pasquale" nel ruolo protagonistico. In Ottobre dello stesso anno è presente a Noto al teatro Vittorio Emanuele per un concerto benefico organizzato dalla Croce Rossa Italiana. Nel 2000 vince l'audizione Operalaboratorio-Teatro Massimo che gli affida l'esecuzione di un concerto dedicato a Dvorak-Barber. 
In Aprile lavora al Magnificat di Bach organizzato dalla Provincia di Palermo sotto la direzione del M°Gallina.
Nel 2001 viene scritturato dal Teatro Massimo di Palermo nel ruolo di Tommy nell'opera "Lady in the dark" al fianco del celebre soprano Raina Kabaivanska. Il Luglio 2002 ha svolto concerti in Giappone riscuotendo il favore del pubblico. Nel Luglio 2003 è stato impegnato in una tourneè concertistica in Emilia Romagna. Nel Settembre 2004 si è laureato col massimo dei voti e menzione in teologia presso l'Università di Palermo. Spesso la stampa, attenzionata dalle sue non comuni doti scenico-artistiche lo ha definito "L'intellettuale prestato all'opera". Il suo repertorio molto vasto spazia dalle opere rossiniane e donizettiane a quelle verdiane e contemporanee. Ha cantato, tra gli altri, nei seguenti teatri: Massimo di Palermo, Staatstheater di Stoccarda, Suntury Hall di Tokyo, Staatsoper di Colonia, Bellini di Catania, Vittorio Emanuele di Noto.
Per saperne di più: info@marco-bono.com